STRONG SEA LIFE | A Porto Torres la conferenza di apertura

Il 13 aprile verrà presentato il progetto presso la sala Filippo Canu di Porto Torres

Il 13 aprile dalle ore 9:00 a Porto Torres, presso la Sala Congressi Comunale "Filippo Canu" - Corso Vittorio Emanuele II, 103, si terrà la conferenza di apertura e presentazione al territorio, alle istituzioni e ai soggetti direttamente coinvolti il progetto STRONG SEA LIFE.

Sarà possibile seguire la conferenza anche online sul canale dedicato di ISPRA.

STRONG SEA - Survey and TReatment ON Ghost LIFE è un progetto finanziato nell’ambito del programma LIFE, settore prioritario Natura e Biodiversità, sui fondi stabiliti nella programmazione 2014-2020 ed è iniziato nel dicembre del 2021. Avrà durata di 5 anni. Il programma LIFE è lo strumento finanziario dell'UE per l'ambiente e l'azione per il clima, attivo dal 1992.

La minaccia che il progetto si prefigge di affrontare sono gli ALDFG (Abandoned, Lost or otherwise Discarded Fishing Gear): attrezzi da pesca abbandonati, smarriti o altrimenti scartati che giacciono abbandonati nell’ambiente marino continuando una attività di pesca che ha il solo esito di sottrarre risorse all’ambiente. Inoltre la presenza degli attrezzi abbandonati deturpa e distrugge gli habitat interessati, peggiorandone lo stato di conservazione, diminuendone la biodiversità.

Il progetto mira quindi a rimuovere gli ALDFG rinvenuti in hotsposts identificati nell’area di studio, e il cui grado di deterioramento e interazione con le componenti biologiche dell’habitat li rendano rimovibile senza arrecare ulteriori danni all’habitat. In alternativa gli ALDFG verranno inattivati in modo da ridurre al minimo la pesca fantasma ma evitando di stressare oltre misura gli habitat sui quali insiste.

Scopo del progetto è proteggere e migliorare lo stato di conservazione degli habitat Posidonia oceanica e Coralligeno, inclusi nella Direttiva 92/43/CEE (Direttiva Habitat) e nella rete Natura 2000, scelti per il loro elevato valore ecologico e ambientale e per la loro rappresentatività nell'area di studio, ovvero il Golfo dell'Asinara e la costa nord occidentale dell'isola.

ISPRA è capofila del progetto, insieme a 5 partner associati: Corpo Forestale Vigilanza Ambientale, Parco dell’Asinara – AMP Isola dell’Asinara, AGRIS Regione Sardegna, MCM Consorzio Coop Produzione Lavoro e Petra Patrimonia Corsica.

Il progetto individua numerosi stakeholder, tra cui gli operatori del settore pesca, il gruppo maggiormente coinvolto nel progetto, e che potranno collaborare sia segnalando tempestivamente le reti perse sia partecipando al recupero degli attrezzi rinvenuti.
La Comunità Scientifica, i Parchi Nazionali e Regionali, le Aree Marine Protette saranno coinvolti in convegni e workshop e attraverso la diffusione di report di progetto, volti a raggiungere tutte le categorie di stakeholder interessate al tema del progetto, ciascuna per la propria area e pubblico.
Il progetto interesserà attivamente anche subacquei e diportisti, e in particolare i diving center dell’area, che oltre a partecipare attivamente alla divulgazione di azioni e risultati, beneficeranno del ripristino dell'Habitat guidato dal progetto e coinvolgerà attivamente anche gli studenti delle scuole superiori, medie e primarie per trasferire a loro e alle loro famiglie in modo diretto tutte le conoscenze legate alle attività di progetto.

Il FLAG ha dato il proprio contributo nella redazione del progetto e nell'individuazione del partenariato, assolvendo in questo modo al compito di agenzia di sviluppo locale e come elemento di raccordo con il settore della pesca. Avrà un ruolo attivo nel progetto grazie alla collaborazione con AGRIS Sardegna.

Per ulteriori informazioni vi rimandiamo alla pagina di ISPRA in cui il progetto è descritto più in dettaglio.

In allegato il programma della conferenza con tutti gli interventi.

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