F.L.A.G.S. | Conferenza finale di progetto

Presentati i risultati del progetto all'Anfiteatro del Dipartimento di Scienze della vita e dell'Ambiente dell'Università degli Studi di Cagliari

F.L.A.G.S. - La rete che libera il mare

 

Si è svolta a Cagliari questa mattina la conferenza finale del progetto F.L.A.G.S. (Fishing Litter and Abandoned Gears in Sardinia).
L'attività ha coinvolto 12 cooperative di 20 imbarcazioni, dalla piccola pesca artigianale al pescaturismo arrivando ai grandi pescherecci.

Il progetto guidato dal Dipartimento di Scienze della vita e dell'Ambiente dell'Università degli Studi di Cagliari ha coinvolto i 4 FLAG sardi.
Questo progetto fa parte, assieme a Strong Sea Life, Morinet e altri progetti con la stessa finalità, del continuum ideale di P.Ri.S.Ma. MED che ha gettato le basi per la gestione dei rifiuti in porto e ha fornito le isole ecologiche ad alcuni porti del territorio. 

Da novembre 2022 le imbarcazioni sono riuscite a rimuovere dal mare oltre 2 tonnellate di rifiuti di vario genere. La tipologia più diffusa per numero è la plastica monouso, seguita da contenitori in alluminio e bottiglie di vetro. 

Per quanto riguarda la massa, invece, i rifiuti più incisivi si sono rivelati gli attrezzi da pesca abbandonati, come le reti, che ora possono essere recuperate.

La svolta in questa direzione è arrivata, ovviamente, con l'approvazione della Legge Salvamare a maggio 2022, perchè prima il pescatore che sbarcava in porto con i rifiuti veniva sanzionato in quanto considerato rifiuto speciale. Adesso i pescatori possono contribuire alla pulizia del mare e per la collettività sono diminuiti i costi di smaltimento, venendo ora differenziati tra plastica, vetro, indifferenziato e solido urbano. 

Un altro passo avanti in una lotta, quella all'inquinamento del mare, che prosegue senza sosta.

 


In foto: Alessandro Cau responsabile progetto di UniCa - Università degli Studi di Cagliari, Mauro Tuzzolino direttore del FLAG Pescando Sardegna Centro Occidentale, il nostro responsabile CLLD Danilo Spano e Riccardo De Murtas ricercatore UniCa.