L'Europa vuole sostenere il settore delle alghe

Proposta della Commissione europea al Consiglio, Palamento, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni

L'Europa vuole puntare sulle alghe.

La situazione mondiale tra l'aggressione militare della Russia all'Ucraina e tutte le conseguenze che sta avendo dal punto di vista dell'approvvigionamento energetico e di materie prime, e lo sovrasfruttamento delle risorse, le pressioni ambientali, i cambiamenti climatici impongono un cambio di rotta e un approccio diverso ai sistemi alimentri ed economici.

La relazione "Food from the Oceans" elaborata dal meccanismo di consulenza scientifica ad alto livello della Commissione europea indica le alghe marine come potenzialmente in grado di soddisfare la domanda prevista di oltre 100 milioni di tonnellate di biomassa aggiuntiva per l'alimentazione umana nei prossimi vent'anni. La produzione e la trasformazione delle alghe e di altre nuove risorse marine (biomassa) possono contribuire a fornire alimenti e mangimi sostenibili, nonché prodotti farmaceutici e nutraceutici, biostimolanti vegetali, imballaggi di origine biologica, cosmetici e altri prodotti non alimentari.

 La comunicazione propone 23 azioni volte a creare opportunità affinché l'industria delle alghe possa trasformarsi in un settore forte, sostenibile e rigenerativo, in grado di soddisfare la crescente domanda dell'UE.

1) sviluppare, a partire dal 2023 e in stretta collaborazione con i portatori di interessi pertinenti, una nuova serie di strumenti per i produttori di alghe; 

2) collaborare con gli Stati membri per facilitare l'accesso allo spazio marino, individuare i siti ottimali per la coltivazione delle alghe marine e inserire l'alghicoltura marina e il multiuso dello spazio marino nei piani di gestione dello spazio marittimo;

3) elaborare, entro la fine del 2026, insieme al Comitato europeo di normazione (CEN), metodi standard di prova, quantificazione ed estrazione degli ingredienti e dei contaminanti algali; 

4) definire insieme al CEN, entro la fine del 2026, norme sui biocarburanti ricavati dalle alghe e una metodologia di certificazione per i prodotti a base di questo tipo di biocarburanti da utilizzare in vari settori di trasporto, in particolare nel trasporto pesante su strada, aereo e marittimo;

5) valutare, a partire dal 2023, il potenziale di mercato, l'efficienza e la sicurezza dei materiali a base di alghe in caso di utilizzo nei fertilizzanti e la necessità di modificare il regolamento (UE) 2019/1009 sui prodotti fertilizzanti dell'UE al fine di includervi i materiali a base di alghe. 

6) studiare il mercato delle alghe e proporre, a partire dal 2023 e insieme all'industria delle alghe, meccanismi di stimolo al mercato allo scopo di sostenere e promuovere il trasferimento di tecnologia dalla ricerca al mercato;

7) definire, entro la fine del 2024 e sulla base delle buone prassi, degli indicatori riguardanti i mangimi e di altre informazioni pertinenti, orientamenti specifici miranti a promuovere la sostituzione dei mangimi a base di pesce con mangimi a base di alghe;

8) collaborare con l'industria delle alghe e gli Stati membri al fine di: 

A. individuare alternative valide e sicure all'uso di nutrienti e CO2 provenienti da varie fonti per la coltivazione di microalghe e la certificazione biologica; 

B. promuovere l'estrazione dei nutrienti dalla biomassa algale; 

C. sostenere la valutazione dell'impatto ambientale e climatico della coltivazione e della produzione di alghe sul ciclo di vita, prendendo in considerazione lo sviluppo di indicatori e metodologie di monitoraggio per misurare l'impatto ambientale e la sostenibilità della coltivazione di alghe marine; 

9) finanziare, nel periodo 2023/2024, uno o più progetti pilota a sostegno del riorientamento del percorso professionale dei pescatori dalla pesca alla maricoltura rigenerativa;

10) ampliare il sostegno mirato alle PMI e ai progetti innovativi nel settore delle alghe grazie alle attività di maggior respiro previste dalla piattaforma BlueInvest; 

11) agevolare, a partire dal 2023, la cooperazione tra i bacini marittimi e tra le macroregioni promuovendo partenariati interregionali innovativi (ad esempio, sulla bioeconomia blu, essenzialmente mirata alle alghe), attraverso strategie di specializzazione intelligente e la piattaforma dell'economia blu sostenibile 3S.

12) includere le conoscenze del settore delle alghe nel meccanismo di assistenza per l'acquacoltura dell'UE entro la fine del 2023; 

13) condurre, entro la fine del 2025 e in collaborazione con i portatori di interessi, uno studio mirante ad approfondire la conoscenza delle opportunità di mitigazione dei cambiamenti climatici offerte dalle alghe marine e del ruolo di queste ultime come pozzi di assorbimento del carbonio blu; 

14) valutare, entro la fine del 2025 e in collaborazione con ricercatori ed esponenti del mondo accademico, le opzioni strategiche a livello dell'UE riguardanti la conservazione della biodiversità delle alghe marine, mantenendo e documentando le varietà di alghe marine europee in una rete di biobanche centralizzata o in una banca dati;

15) avviare, a partire dal 2023 e previo parere dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare, discussioni sulla definizione dei livelli massimi di contaminanti e di iodio nelle alghee/o sull'adozione di una nuova raccomandazione di monitoraggio per le specie di alghe per le quali non sono disponibili dati sufficienti quanto alla presenza di contaminanti, al fine di consentire la definizione di livelli massimi; 

16) studiare, a partire dal 2023 e in collaborazione con gli Stati membri, i programmi di monitoraggio esistenti e i dati disponibili sulla raccolta di alghe marine selvatiche e di alghe depositate a riva sulle coste dell'UE. 

17) sostenere, attraverso Orizzonte Europa e altri programmi di ricerca dell'UE, lo sviluppo di sistemi innovativi e perfezionati di trattamento delle alghe e di nuovi metodi di produzione di composti di alto valore tradizionalmente ottenuti dalle alghe (ad esempio, bioraffinerie, fermentazione di precisione, sistemi acellulari), lavorando le alghe per realizzare prodotti circolari di origine biologica destinati a molteplici applicazioni;

18) sostenere, insieme agli Stati membri e, attraverso Orizzonte Europa e altri programmi di ricerca dell'UE, lo sviluppo di sistemi (acquacoltura multi-tropica integrata (IMTA), multiuso dello spazio marino, coltivazione in mare aperto, fotobioreattori, coltivazione idroponica di alghe, ecc.) o di metodi (ad esempio, maricoltura cellulare e macroalghe in vasche) di alghicoltura migliori e incrementabili per poter affrontare i limiti tecnici degli attuali sistemi di produzione di macroalghe e microalghe;

19) affrontare le sfide tecnologiche e sistemiche specifiche dei biocarburanti ricavati dalle alghe e individuare misure per la loro diffusione sul mercato nel contesto di Orizzonte Europa.

20) preparare, a partire dal 2023, una panoramica sulla disponibilità di dati relativi alle alghe (ad esempio, sulla produzione, sull'occupazione, sul fatturato e su altri aspetti socioeconomici) e formulare una raccomandazione sulla centralizzazione delle fonti di tali dati.

21) promuovere, a partire dal 2023, la sensibilizzazione dei consumatori attraverso:

A. un'analisi dei comportamenti e delle preferenze dei consumatori per quanto riguarda la percezione dei prodotti a base di alghe;

B. l'avvio di una o più campagne di comunicazione a livello europeo e/o, se del caso, regionale o locale, basate su dati concreti, per promuovere la varietà di applicazioni e i vantaggi dei prodotti a base di alghe; 

22) elevare il profilo di sostenibilità dei prodotti a base di alghe nel quadro dell'UE per l'etichettatura di sostenibilità dei prodotti alimentari, anche in riferimento alle norme di commercializzazione per i prodotti della pesca e dell'acquacoltura e alle iniziative riguardanti gli appalti pubblici verdi previste nell'ambito della strategia ''Dal produttore al consumatore'';

23) promuovere, a partire dal 2023 e insieme alla piattaforma EU4Ocean e agli Stati membri, azioni di sensibilizzazione per le scuole e le università sulla bioeconomia blu e sulle soluzioni innovative per un'acquacoltura rigenerativa.

 

Qui si può trovare il documento integrale.